Covid: manifestazione dei comitati dei familiari delle vittime e richieste dell’avv. Grimaldi dell’UCDL al Ministero della Salute

Le dichiarazioni dell’Avv. ERICH GRIMALDI presente in piazza, fondatore Terapie Domiciliari C19 e UCDL al fianco delle famiglie delle vittime. 

A due settimane dall’avviso di conclusione delle indagini sulla gestione dell’emergenza, presso la Procura di Bergamo dal quale emergeva il coinvolgimento di Conte e Speranza e, nelle more delle audizioni alla Camera per l’istituzione di una commissione d’inchiesta, l’avv. Erich Grimaldi, presidente e fondatore del Comitato per le terapie domiciliari precoci nonché del movimento politico UCDL, assieme ai  rappresentanti del comitato vittime del Covid, ha incontrato al Ministero della Salute i funzionari Luigino Patacchia della segreteria del Ministro e Carlo Monti.

L’avv. Grimaldi, ricordando la partecipazione e le parole dell’attuale premier Giorgia Meloni rilasciate nel corso della manifestazione del 27 luglio 2021, innanzi al medesimo Ministero, ha chiesto di coinvolgere nella commissione d’inchiesta alcuni rappresentanti delle vittime del Covid nonché professionisti, avvocati e medici che hanno supportato e assistito migliaia di persone abbandonate dalle istituzioni durante l’emergenza. “Abbiamo chiesto ai rappresentanti delle istituzioni di non limitare le indagini alla prima fase della pandemia bensì di estenderle anche alle ondate successive in cui decedevano migliaia di persone non adeguatamente curate in fase precoce che venivano ospedalizzate allorquando la malattia si trovava in stato troppo avanzato, veicolando una comunicazione a senso unico sui canali d’informazione.

La Procura dovrà indagare sul comportamento assunto da Speranza e dai tecnici coinvolti onde comprendere il motivo per cui venivano ostacolate le cure domiciliari precoci e perché non venivano effettuati subito gli studi randomizzati sui farmaci utilizzati dai medici dei territori tra cui quelli che facevano parte della nostra rete e che curavano a casa dal marzo 2020.

Ancora oggi le linee guida di cura domiciliare prevedono inspiegabilmente il paracetamolo, farmaco utilizzato in vigile attesa della crisi respiratoria in diverse ondate della pandemia.

“Perché si sconsigliavano le autopsie con una circolare del febbraio 2020?
Perché il ministero della salute resisteva nei vari giudizi intentati innanzi alla giustizia amministrativa anziché coinvolgere i medici volontari che curavano i primi sintomi della malattia?
Perché gran parte delle scelte sono state politiche e non sanitarie?
Perché la campagna di vaccinazione non ha previsto l’adozione del principio di precauzione da parte dei medici e un’adeguata vaccino vigilanza attiva?
Perché non si sono approfondite le indagini sulle reazioni avverse evitando di accertare delle certe correlazioni?”

Questi alcuni dei quesiti che l’avv. Grimaldi ha sottoposto alla Procura rimasti ancora privi di una risposta.
“La verità alla fine trionferà, vogliamo giustizia per chi non c’è più” conclude l’avv. Grimaldi.

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