Il Sindaco di Roma cambia il Regolamento per dire NO agli INVISIBILI

Il caso spiegato in conferenza stampa indetta dagli organizzatori

Il 13 febbraio 2023, presso la sala Protomoteca in Campidoglio, era prevista la proiezione del film documentario Invisibili, prodotto da Playmaster Movie, promosso da ALI e Comitato Ascoltami, ma la Giunta Capitolina con un provvedimento emanato ‘ad hoc’ ha detto NO.

Ecco la ricostruzione dei fatti, spiegati nella sala comunale di Piazza Campitelli 7, la sera prevista per l’evento.

Il 18 gennaio, veniva fatta richiesta in base alla deliberazione del ’94, che disciplina l’utilizzo appunto delle Sale del Campidoglio per manifestazione pubbliche e che prevede il diniego solamente se si va contro ì principi costituzionali, non era questo il caso, secondo gli organizzatori, visto che stiamo parlando di un docufilm su persone con problemi di salute, riscontrati dopo la vaccinazione, che chiedono solo di essere curati.

E invece per il Sindaco Gualtieri è proprio questo il caso a quanto pare, tanto che il 2 febbraio convoca la Giunta Capitolina e cambia il Regolamento, stabilendo che, in richiamo alla Costituzione italiana e alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo:

l’ Amministrazione capitolina con la concessione dell’uso delle sale, intende consentire quindi lo svolgimento di confronti, dibattiti ed eventi che si svolgano nel necessario rispetto della pluralità di convinzioni e sensibilità tutelate dalla Costituzione italiana, dal diritto nazionale ed europeo e dalle Convenzioni internazionali, e a tal fine accerta che le richieste di utilizzo non attengano ad iniziative che si prestino, direttamente o indirettamente, a ledere la sfera delle convinzioni morali, religiose e filosofiche della persona, anche mediante estreme polarizzazioni ideologiche o strumentalizzazioni di parte o iniziative particolarmente divisive o aggressive di singoli o gruppi, in violazione o comunque in contrasto quindi del rispetto degli specifici doveri di tutela previsti dalle norme vigenti relativamente ai diritti della persona;

Le ragioni di questa nuova regolamentazione le troviamo nella lunga premessa della stessa deliberazione Giunta Capitolina n 38 del 2 febbraio 2023:

– L’ Amministrazione capitolina, con riguardo alla tutela delle libertà individuali costituzionalmente garantite, deve assicurare la neutralità dell’ Ente e il proprio ruolo di istituzione garante dei diritti di tutti i cittadini, in particolare con riguardo a temi etici di particolare sensibilità… talune iniziative di particolare pregnanza ideologica e di portata divisiva necessitano pertanto dell’intervento regolatorio della Pubblica Amministrazione che, in presenza di tematiche delicate e oggetto di forti contrasti, relative alla sfera intima delle convinzioni morali, religiose e filosofiche della persona , ha il dovere di ricorrere ad una accurata azione amministrativa per regolamentare l’uso degli spazi pubblici al fine di garantire sia la libertà di espressione sia i diritti costituzionalmente garantiti ai cittadini di differenti opinioni e convinzioni –

e ancora….

– I principi fondamentali dell’art 10 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali e dell’ art 21 della Costituzione non integrano una tutela incondizionata e illimitata delle libertà di manifestazione del pensiero comportando doveri e responsabilità ….in una società democratica per la tutela di interessi diversi parimenti garantiti e protetti quali la sicurezza nazionale, l’integrità territoriale o l’ordine pubblico, la protezione della reputazione o dei diritti altrui, la tutela di informazioni confidenziali, il buon costume, l’onorabilità e la dignità della persona, nonchè per il doveroso e consapevole rispetto dei valori costituzionali e fondativi della Repubblica italiana –

Questo provvedimento crea un precedente – si è dibattuto in conferenza stampa – per la prima volta all’interno di un’ Amministrazione comunale, della Capitale d’Italia in questo caso, il Sindaco e la sua Giunta possono decidere quali sono le tematiche divisive e quali no, ma in base a quale parametro?

Ma non solo del diniego di Gualtieri si è discusso, durante la lunga conferenza di tre ore del 13 febbraio sera. Ben altri e più importanti temi si sono affrontati. Si è parlato della gestione del trauma della malattia con la dottoressa Maccarrone, delle migliaia di interazioni giornaliere sul sito e delle circa 3000 persone che ad oggi chiedono loro aiuto con Federica Angelini, presidente Comitato Ascoltami, dell’esigenza che la politica esca dalla Medicina, col dott De Palma. 

La testimonianza di Doina Marchetti, del suo figlio perduto per pericardite e miocardite acuta, un momento di commozione profonda ed una domanda, che nasce nei cuori di chi ascolta: perchè le Istituzioni non prestano ascolto a queste accorate richieste di soccorso?

Il punto di vista dell’ Avv Grimaldi, presente all’evento: “Gualtieri ha negato il Campidoglio agli invisibili, in contrasto con il principio di non discriminazione e di tutela delle minoranze, previsti proprio dalla Costituzione. Il Sindaco non può interdire ai cittadini l’utilizzo degli spazi del Comune, soprattutto quando si tratta di danneggiati da vaccino, abbandonati a loro stessi. Simili occasioni anzi dovrebbero trovare ascolto e vicinanza da parte delle Istituzioni.

A cura di Laura Tegliai (testo e foto)

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